Sarò pazzo

Sereno

Ed è lì che giace. Riposa. Concede al suo debole esistere il tempo che mai aveva trovato. Tempo rapito, tempo rubato. Sottratto al naturale e lento proseguire degli eventi, non trova pace al suo destino mancato. E’ ruggine di lacrime che lentamente si addensa e copre ciò che resta. Vellutata sensazione di graffiante verità che riesce a rasserenarti nel suo piccolo e semplice modo di esistere. Stringente. Soffocante. Un ostacolo al tuo essere vivo. Un debole insieme di pungenti ricordi che avvolgono di nuovo il me non più protetto. Si innalzano alti e tornano con vigore al loro posto. Aiutano. Salvano. Distinguono il limite del non ritorno, del giusto o sbagliato vivere. Del semplice essere. Proteggono. E a loro io mi rivolgo. Raccolto nella mia trincerata isola, guardo il mare dei miei pensieri e il cielo dei miei sogni.

Io posso ancora volare.

Serenoultima modifica: 2008-08-30T16:45:06+02:00da
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