Uno. Uno soltanto. Quella che voi chiamate storia, io chiamo vita. Uno è il momento ed uno è il giorno. Uno soltanto. Quel giorno in cui il cielo terso e nero è azzurro solo a pensarlo. Quel giorno in cui finte sicurezze divengono gli alberi del tuo giardino nascosto. Quel giorno maledettamente unico. Rocce di pensieri che franano. Fiumi di parole che scorrono. Pioggia leggera di sensazioni infuocate. Soffice e tenero abbraccio di silenzio e respiro. Dolore alle mani, agli occhi, alle braccia. Dolore nel corpo e piacere nell’anima. Nascosto, segreto, fuggiasco che sia quel giorno rende tutto questo effimere parole di una realtà pienamente vissuta.

La nostra.

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