C’è che ci provo ad uscire. Oppure a non esserci. C’è che ci sono incatenato, che non riesco a svincolarmi, ad annebbiarmi. Ci sto provando, ci voglio riuscire. Non riesco a sopportare l’agonia dei pensieri, del loro andare e tornare, di questo ondeggiare di dolore e di niente mare. Sto affrontando ciò che posso con quanto riesco, ma sto cedendo. Sono solo a respirare e non mi viene nemmeno bene. Mi piego, mi giro e soffoco. Sommerso, lacerato, attanagliato da tutto questo niente. Da tutto questo vuoto silenzio che mi circonda, dall’indifferenza e dalla sofferenza. Cerco un modo, provo una soluzione, ma tutto quello che la mia mente produce è ciò che temo di più: la follia.

La mia.

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