Ad aspettare che le cose vadano diversamente. Ad aspettarsi che gli altri vedano le cose diversamente. A capire e poi sapere che le cose non vanno mai diversamente. Sei sempre lì, seduta in riva a quel tuo fosso, a guardare gli altri che faticosamente si affannano per uscirne. Non ti rendi conto che tu hai sempre teso la mano, hai sempre cercato di aiutarli ad uscire, hai sempre provato a dire loro che fuori c’è un altro mondo, ma nel frattempo loro, nel fango, ci sguazzavano. E’ il mondo che gli appartiene, ma non è il tuo. Può essere diverso, forse non cattivo, ma è un fosso dal quale non vogliono uscire. Non abbandonarli, torneranno ad aver bisogno di te, ma quando tu ci sarai, sii te stessa e fregatene di chi ti dice che non sono importanti, che vanno lasciati lì dove sono. Non farlo. Dai loro la possibilità di crescere abbastanza da uscirne, ma sii pronta, per la tua felicità, ad accoglierli a braccia aperte. Sii te stessa, sii felice, sii paziente, ma non aspettare più che escano dal loro fosso. Magari un giorno accadrà.

Ma non oggi.

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